Michel Foucault (1926-1984)

 

 

Filosofia e Biopolitica. Un concreto inizio

 

Entrare a contatto con il tema della biopolitica non significa semplicemente accostarsi ad uno strano e alquanto vago ambito di studio che la riflessione filosofica propone.

Affiancarsi alla biopolitica significa accostarsi alla vita, considerata in molte delle sue sfaccettature. Perchè iniziare proprio da questo tema? Semplice. Perchè esso funge da specchio alla situazione economica, sociale e politica che stiamo vivendo. Ed oggi, più che mai, si ha un vitale bisogno di avere risposte. La filosofia non fa miracoli. Il messaggio che vuole arrivare a voi non deve essere "studiate filosofia perchè essa sarà La Soluzione". Assolutamente no. Il messaggio è molto più semplice e meno ambizioso: dalla e attraverso la filosofia scaturiscono domande. Porsi domande è il primo passo per trovare risposte, seppure parziali. La filosofia non è qualcosa che mira a un mondo ideale e utopistico; essa non è il semplice amore per il sapere. La filosofia è il motore dei cambiamenti piú profondi e sinceri cui si può auspicare. Avvalendosi di essa si possono sollevare dubbi, problemi e porsi domande. Le domande sono il punto d’origine della conoscenza. 

Ho deciso di intraprendere questo cammino avvalendomi degli studi di Michel Foucault sulla biopolitica. La vita che viviamo e vediamo intorno a noi non potrebbe mai essere detta se fosse scissa da ciò che ci guida, o dovrebbe farlo, orientandoci all’interno di quel corpo sociale che caratterizza ogni società nelle diverse epoche.

Parlare di tutto ciò implica coinvolgere il bíos, la vita, nel panorama politico che determina le nostre azioni e le nostre aspettative. Riflettere sul corpo, sulla parola, su di una formula che si propone di indicarci la via per un contatto più profondo con quel corpo sociale, immerso nella politica, che non smette mai di condizionare il nostro pensiero e le nostre azioni, rappresenta la via attraverso la quale scoprire anche noi stessi